La Storia racconta
La civiltà nuragica si sviluppò in Sardegna dal II millennio a.C. e poi scomparve con l’affermazione dell’egemonia cartaginese e in seguito di quella romana.
Prende il nome da “nurra”, che in dialetto di quei luoghi indica “un mucchio di pietre”. I nuraghi, infatti, sono costruzioni fatte con grossi blocchi di pietra.
Fra i 7000 nuraghi disseminati in tutta la Sardegna alcuni formano dei veri e propri villaggi fortificati, composti da un insieme di torri circondate da una cinta muraria, al di fuori della quale sorgeva un villaggio di capanne.
La civiltà nuragica era dominata da un’aristocrazia guerriera divisa in clan, ciascuno controllava un territorio e offriva difesa ai propri contadini e pastori in caso di conflitti.
La pastorizia l’agricoltura e l’artigianato erano le attività principali di questo popolo, oltre al commercio con Fenici, Etruschi e Cartaginesi.