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Sardegna

Circondati di bellezza

Perché scegliere la Sardegna?

Un litorale variegato che alterna coste rocciose a stupende spiagge di sabbia bianca o rosa, sommerse dalle trasparenze marine

La sua costa settentrionale si è meritata il nome di Costa Smeralda grazie alle sue acque cristalline, dal caratteristico colore smeraldo. La sua ricchezza di flora e fauna marina la rendono un paradiso per gli amanti della natura, degli sport in acqua, del sub e delle escursioni sottomarine

Tanti sono i viaggiatori e gli scrittori che ne hanno cantato la bellezza e la storia, le cui tracce si possono rinvenire nei resti di un’antica civiltà nuragica con le sue caratteristiche costruzioni a cono, dichiarate patrimonio dell’umanità dall’ Unesco. 

Una delle isole più grandi del Mediterraneo, terra di conquista, miscellanea di culture e scorci naturali incapaci di essere descritti, se non dalla memoria degli occhi che li guardano.

L’emozione incontra un luogo che arriva al cuore.

C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, ed è così facile rimanere senza fiato, dove ogni minuto dura senza tempo. 
Immergersi nella bellezza della Sardegna è riscoprire le memorie di un luogo capace di raccontare, navigando in caicco fra le acque cristalline che circondano le sue coste dorate.  

E adesso? Inizia il viaggio.

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Sardegna

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La Storia racconta

La civiltà nuragica si sviluppò in Sardegna dal II millennio a.C. e poi scomparve con l’affermazione dell’egemonia cartaginese e in seguito di quella romana.

Prende il nome da “nurra”, che in dialetto di quei luoghi indica “un mucchio di pietre”. I nuraghi, infatti, sono costruzioni fatte con grossi blocchi di pietra.

Fra i 7000 nuraghi disseminati in tutta la Sardegna alcuni formano dei veri e propri villaggi fortificati, composti da un insieme di torri circondate da una cinta muraria, al di fuori della quale sorgeva un villaggio di capanne.

La civiltà nuragica era dominata da un’aristocrazia guerriera divisa in clan, ciascuno controllava un territorio e offriva difesa ai propri contadini e pastori in caso di conflitti.

La pastorizia l’agricoltura e l’artigianato erano le attività principali di questo popolo, oltre al commercio con Fenici, Etruschi e Cartaginesi.